Milano, intervento residenziale Via Inganni 99

Voce Dati/th>
CommittenteAster srl
Periodo di sviluppo del progetto1999 2000
ProgettistiArch. G. Bianchi Jannetti
CollaboratoriArch. C. Plavita
Breve descrizione dell'intervento

Lo stabile progettato sostituisce l’esistente stazione di servizio che occupa l’intera area di via Inganni 99; l’area occupata dal distributore fin dal 1995 è stata destinata dal vigente Piano Regolatore, così come dal precedente, a zona omogenea B1 con destinazione residenziale.

I locali commerciali e di servizio della nuova stazione occupano gran parte del piano terreno del costruendo edificio, che per gli altri piani è destinato ad abitazioni ed accessori, fanno eccezione l’androne condominiale e i vani scale ed ascensore che occupano la restante parte del piano terreno.

La stazione di servizio impegna anche l’area scoperta compresa tra l’edificio e la via Inganni con le isole dei distributori, la relativa pensilina di copertura e gli spazi di manovra per gli autoveicoli; tale disposizione è pressochè obbligata dai concomitanti vincoli di distanza di erogatori e serbatoi dal ciglio stradale e dagli edifici, dall’obbligo di collocare i serbatoi in zone scoperte, dalla necessità di separare il flusso veicolare in entrata e uscita dalla stazione e di organizzarlo senza intralciare la circolazione sulla via Inganni che è a corsie separate, nonché, infine, dalla opportunità di rispettare l’esistente morfologia urbana con edifici in serie aperta parallela e distanziata dalla strada.

L’ingresso del fabbricato residenziale comprendente 19 alloggi, occupa l’angolo nord-orientale del terreno con accesso pedonale direttamente dal marciapiede mentre quello veicolare usufruisce del piazzale dell’area di servizio (aperta 24 ore) e dei suoi ingressi carrai sulla pubblica via.

L’ingresso ai piani alti del fabbricato è collocato sul fronte posteriore con androne condominiale che dà accesso al vano scale-ascensore per tutti i piani entro e fuori terra ad esclusione della restante parte del piano terreno occupata dai vani commerciali e di servizio della stazione di rifornimento che hanno accesso separato dal piazzale della stessa.

Il fabbricato si sviluppa per 7 piani fuori terra, oltre il terreno e per 2 interrati; questi ultimi, leggermente eccedenti rispetto alla sagoma dell’edificio, sono destinati a box, e cantine.

Il 1° piano fuori terra è destinato a vani tecnologici senza permanenza persone consistenti nei locali; caldaia (a gas), contatori, autoclave, deposito immondizie e deposito biciclette, carrozzine, ecc., la restante parte del piano è libera e sistemata come un piano pilotis avente accesso oltre che dal vano scala anche da una rampa usufruibile da bici, carrozzine e carrelli immondizie ma non dai mezzi per disabili, i quali possono invece accedere al piano dall’ascensore.

La funzione di questo piano è quella di contenere i locali usualmente collocati nell’interrato ma che nel caso presente debbono trovare altra disposizione, come consentito dalle N.T.A., per la necessità di contenere il più possibile l’occupazione in sottosuolo, a causa della forte carenza di superficie permeabile conseguente alla presenza del piazzale del distributore, inoltre la collocazione fuori terra è quella preferita dalle normative antincendio per il tipo d’impianto di riscaldamento adottato (centralizzato a gas metano) ed è anche la più comoda per utenze condominiali quali il locale immondizie o quello contatori accessibili da uno spazio coperto ma ventilato.

Una seconda funzione del piano, non secondaria, è quella architettonica che risolve il contrasto tra l’altezza regolamentare della pensilina, + 4,80 ml all’intradosso, e quella dei piani abitabili dell’edificio, a causa della quale l’evacuazione di vapori e fumi da sotto la pensilina avverrebbe alla medesima quota dei parapetti delle finestre degli alloggi, senza considerare il devastante effetto ambiente dell’avere la visuale dell’intero 1° piano occupata dalla struttura della pensilina (h. cm. 96).

Grazie al piano mezzanino che viene proposto, la quota di pavimento del primo piano residenziale è di + 6,82 ml rispetto alla quota del piazzale, mentre l’estradosso della pensilina è a quota + 5,30 ml, una differenza di quota sufficiente ad evitare che vapori o fumi interessino le aperture degli alloggi e a distanziare visivamente la zona distributore dal resto dell’edificio.

Al 2° piano fuori terra iniziano i piani destinati alle abitazioni il cui profilo eccede rispetto a quello dei due piani inferiori di 185 cm. alle due testate dell’edificio e di 30 cm. lungo la facciata prospettante il piazzale.

Allo stesso piano una balconata estende ulteriormente l’aggetto della suddetta facciata consentendo così di coprire il distacco tra la pensilina e fabbricato, distacco necessario sia dal punto di vista costruttivo per la diversità dei materiali, sia per l’evacuazione dei fumi in caso di incendio sotto la pensilina. Nessun contatto o sovrapposizione vengono realizzati, contrariamente ad altri casi anche recenti, tra fabbricato residenziale e zona erogazione carburanti.

L’edificio si rastrema agli ultimi 3 piani con un ultimo livello in gran parte non abitabile annesso agli alloggi dell’ultimo piano, uno dei quali si sviluppa in duplex anche a questo livello.

Dati sintetici

S.L.P. tot              m² 1975,29

Piani fuori terra8
Volumetria complessivamᶟ 5.925
Anno di realizzazione2000-2001
Milano, intervento residenziale Via Inganni 99
Vista da Sud Est
Milano, intervento residenziale Via Inganni 99
Vista fronte Est
Milano, intervento residenziale Via Inganni 99
Particolare della copertura
Milano, intervento residenziale Via Inganni 99
Vista da Via Inganni, distributore
Milano, intervento residenziale Via Inganni 99
Vista dell'intervento con pensilina distributore