L’oggetto dell’intervento è il complesso di edifici annessi alla parrocchia della Madonna di Pompei, che si affaccia sulla P.za omonima. La parrocchia si trova in una zona residenziale posta su un’area collinare, all’ingresso della salita che porta alle catacombe dei S.S. Martiri Portuense.
Il 12 Marzo del 1908, la Santa Sede annette al suo patrimonio un terreno nel fondo della Magliana dalla sig.ra M. Teresa Spada vedova Chiarendo. Erige quindi la chiesa con annessa la casa alla sua destra, che viene riconosciuta come Parrocchia di S. Maria del Rosario di Pompei alla Magliana, il 4 Marzo del 1917.
Negli anni ’80 viene realizzato un ampliamento della casa parrocchiale per creare nuovi spazi per l’oratorio.
La struttura data in comodato d’uso alle Missionarie di S. Carlo Borromeo e adibita a casa madre del nuovo Ordine, necessitava di una certa riorganizzazione interna per creare gli spazi necessari alla vita della nuova comunità. Fondamentalmente il progetto ipotizza di sfruttare al massimo la struttura esistente per ricavare gli spazi necessari alla vita del Convento, riducendo al minimo gli interventi.
Al piano terra nell’ala nuova si ricaveranno una zona aperta al pubblico in cui hanno sede gli uffici amministrativi e l’ufficio della superiora, una zona di accesso al convento che distribuisce il capitolo e la biblioteca al piano terra e, tramite una nuova scala, porta alla zona refettorio del primo piano.
Al piano terra nell’ala vecchia verranno realizzate 4 camere da letto, 2 bagni e un guardaroba sotto la scala esistente che conduce alla zona notte del primo piano
Al primo piano nell’ala nuova è prevista la sistemazione parziale della cucina per la realizzazione della nuova scala, con la creazione di una piccola dispensa e la ristrutturazione del bagno a nord con la realizzazione di due bagni singoli
Al primo piano nell’area a verde e terrazza, il progetto prevede la realizzazione di un camminamento che permetta di sfruttare la terrazza e l’area verde a nord del complesso conventuale.
L’ala vecchia che ospita alcuni grossi locali in parte già adibiti a camere da letto e un bagno in fondo al corridoio, saranno interessati marginalmente dall’intervento.
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